Effetto domino by Mariangela Pira

Effetto domino by Mariangela Pira

autore:Mariangela Pira [Pira, Mariangela]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Chiarelettere
pubblicato: 2023-05-02T14:07:00+00:00


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Nel frattempo, resta il tema vasto e delicatissimo dei paesi sfruttati, che abbiamo già toccato nei capitoli dedicati alla sanità e alla geopolitica e su cui torneremo parlando di chip. L’aumento dei costi energetici ha peggiorato, se possibile, le condizioni di sfruttamento in molte miniere dell’Africa e dell’America Latina. Il rischio, in parte già concretizzato, è che questi continenti ridiventino «giocattoli» nelle mani dei più ricchi, all’insegna del neocolonialismo. Ancora all’inizio del 2023 il ministro degli Esteri di Mosca, Sergey Lavrov, si recava in Sudafrica per lanciare un guanto di sfida a Washington, presente negli stessi giorni in Zambia nella persona della segretaria al Tesoro Janet Yellen. Il loro scopo è accaparrarsi una fetta delle ricchezze africane, sottraendole alle grinfie della Cina. Nella medesima direzione sembra andare il cosiddetto «piano Mattei» del governo Meloni che, alludendo all’iniziativa del celebre presidente dell’Eni, punta a stringere una serie di accordi, soprattutto a carattere energetico, a partire da paesi come la Libia e l’Algeria, al fine di affrancare l’Italia dalla dipendenza russa. L’idea, seppure ancora vaga, è di ricoprire i due paesi di infrastrutture di estrazione energetica per rifornire l’Europa.

La domanda è simile a quella del precedente capitolo: non si dovrebbero far crescere i paesi tuttora del Terzo mondo a beneficio dei loro abitanti e non dei nostri interessi?

Non resta che sperare nell’avanzamento tecnologico.

«Quando a inizio secolo c’è stato il boom delle telecomunicazioni» dice Corsini, «alcuni analisti scettici dicevano che non ci sarebbe stato abbastanza rame per produrre i cavi necessari a una diffusione pervasiva delle telecomunicazioni e delle nuove tecnologie. Poi, con l’arrivo della fibra ottica, il problema è stato ampiamente superato. Ora ci chiediamo invece se ci saranno abbastanza materie prime cruciali per la transizione energetica. Ma può essere ci siano sviluppi tecnologici che ancora non sono diffusi,14 come ci insegna il passato, e che ci permettano di evitare questi colli di bottiglia. Di certo bisognerà cambiare il modo di produrre: promuovere l’economia circolare e prestare maggiore attenzione all’ambiente.»



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